Si è svolta a Nicolosi presso la Piazza della Casa Museo della civiltà contadina, nella serata di venerdì 10 luglio 2015, la presentazione del documento del neocostituito comitato “ETNA LIBERA” che si propone di rendere liberamente fruibile la vetta del Vulcano, ad oggi soggetta a stringenti divieti che ne impediscono la libera fruizione con inevitabili disagi per cittadini ed operatori del settore. Di seguito si riporta il comunicato del comitato.
Per maggiori informazioni sull’evento vi invitiamo a visitare la pagina di ETNALIFE.
IL COMUNICATO DEL “COMITATO ETNALIBERA”
Etna: riaprire l’area sommitale ai liberi escursionisti
Costituito il “Comitato Etnalibera” che si pone l’obiettivo di giungere alla modifica delle restrizioni nella fruizione dei crateri sommitali. Il 10 luglio manifestazione a Nicolosi
Riaprire la vetta dell’Etna al libero escursionismo. È l’obiettivo che si pone il neonato “Comitato Etnalibera” che riunisce associazioni, siti web, operatori e singoli cittadini che vivono con disagio le attuali restrizioni nell’area sommitale del vulcano. Il Comitato ha redatto un documento nel quale chiede, alle autorità preposte, la modifica delle disposizioni vigenti per l’accesso ai crateri sommitali contenute nelle “Procedure di allertamento rischio vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna”, emanate nel 2013 dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che vietano l’escursionismo libero in vetta, se non con l’ausilio di personale abilitato ai sensi di legge e in situazione di “criticità ordinaria”, ovvero in assenza di attività. Ancor più stringenti i divieti in caso fenomeni vulcanici, anche abbastanza comuni, o di eruzioni, che impediscono di raggiungere i fronti lavici. Una situazione che, secondo Etnalibera, mina il “plurisecolare rapporto fisico ed emotivo che le popolazioni etnee hanno sempre avuto con il vulcano”.
Nel documento si legge, fra le altre cose, che i divieti sarebbero in contrasto con il diritto di circolazione dei cittadini tutelato costituzionalmente dall’art.16, e che contraddicono la presenza dell’Etna fra i Beni Patrimonio dell’Umanità UNESCO, poiché il territorio dovrebbe, al contrario, essere pienamente vissuto anche per non perdere i benefici derivanti dal “richiamo turistico che esercita l’Etna in occasione delle sue possenti manifestazioni eruttive ed esplosive”.
Etnalibera propone di restituire all’Ente Parco la piena responsabilità di regolamentare e gestire la fruizione dell’area protetta, monitorare il numero degli accessi giornalieri in vetta e aumentare il livello di informazione agli escursionisti e predisporre dei piani di fruizione degli eventi eruttivi.
Il Comitato ha indetto per il 10 luglio prossimo una iniziativa pubblica presso la piazza del Museo della Civiltà Contadina di Nicolosi, con inizio alle 21, per la presentazione del documento e la raccolta delle firme a sostegno. La proposta verrà successivamente consegnata alla deputazione regionale e nazionale della provincia di Catania, per le opportune valutazioni.
Costituiscono “Etnalibera”: AGAI Associazione Guide Alpine Italiane, CAI Club Alpino Italiano Regione Sicilia Onlus, Etnalife.it, Etnasci.it, Associazione Etnaviva, Etnawalk.it, FederEscursionismo Sicilia, FIE Federazione Italiana Escursionismo, Associazione Piuma Bianca; e i singoli cittadini Vincenzo Agliata, Giambattista Condorelli, Piero Giuffrida, Walter Gulisano, Giuseppe Riggio, Bruna Volpi. Il Comitato ha nominato portavoce Sergio Mangiameli e Giuseppe Riggio.
ARTICOLO DI CHIARA MAZZAGLIA TRATTO DAL QUOTIDIANO “LA SICILIA”