La cittadina di Nicolosi presenta un ricco e variopinto patrimonio artistico ed architettonico soprattutto di derivazione religiosa. Nicolosi è disseminata di altarini che ricordano gli eventi legati al tormentato rapporto con il vulcano. Tra di essi, particolare pregio artistico presentano i “Tre Altarelli“, monumento a tre arcate in cui sono raffigurate le immagine dei tre Santi Protettori di Nicolosi, edificato nel XVIII sec. nel punto in cui la lava dell’eruzione del 1766 si arrestò. Altro altarino molto importante è quello dedicato a Sant’Antonio alla sciara che sorge per ricordare i fatti prodigiosi legati all’eruzione del 1886 quando la lava si arrestò a pochi metri dal paese proprio nel punto in cui il popolo nicolosito portò il suo Santo protettore, Sant’Antonio Abate, a pochi passi del fronte lavico. Infine, rilievo presenta anche la Cappella di Sant’Agata, Patrona di Catania, che sorge nel luogo in cui il beato Card. G. Dusmet portò in processione il Velo della Santa durante la stessa eruzione del 1886. Particolare pregio storico presenta l’antico Monastero di San Nicolò l’Arena, antica sede abbaziale, intorno al quale si sviluppò inizialmente il paese di Nicolosi e dal quale deriva lo stesso nome del paese. Oggi il Monastero è sede dell’Ente Parco dell’Etna.
Lungo le vie del centro cittadino si può notare la bellezza delle Chiese: nella piazza principale del paese si trova la Chiesa Madre, costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del ‘700, dopo che gli eventi catastrofici del 1669 e del 1693 avevano distrutto la precedente Chiesa principale. A pochi passi dalla piazza principale è possibile ammirare le altre Chiese del paese: la Chiesa della SS. Maria delle Grazie dove sono conservate i simulacri della Madonna delle Grazie e di Sant’Antonio Abate, protettori del paese; la Chiesa di San Giuseppe dalla semplice bellezza; la bella e caratteristica Chiesa di San Francesco di Paola; la Chiesa della Madonna del Carmelo e la Chiesa delle Anime del purgatorio (o Chiesa dei SS. Cosma e Damiano).
Il patrimonio culturale nicolosita si arricchisce anche di importanti strutture destinate a custodire e tramandare le tradizioni, gli usi e i costumi delle genti dell’Etna, come il Museo Vulcanologico dell’Etna che raccoglie i resti del materiale lavico proveniente dal vulcano e fornisce una serie di informazioni sulla genesi e sui principali tipi di attività che caratterizzano la vita del vulcano. Il Museo sorge nell’antica casa dei F.lli Mario e Carlo Gemmellaro, primi studiosi e vulcanologici del vulcano Etna.
Il percorso museale prosegue con la Casa Museo della civiltà contadina, struttura destinata a custodire e tramandare le tradizioni, gli usi e i costumi delle genti dell’Etna con il Palmento Montesanto, risalente al 1881, dove sono esposti gli strumenti e gli oggetti tipici della vita rurale degli abitanti della zona pedemontana.