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mercoledì, Gennaio 15, 2025

Il terzo mondo è qui

Proprio oggi, sulla nostra pagina Facebook, è stato pubblicato un aggiornamento fotografico (vedi post) dalla cui didascalia si apprende che, tre ragazzini residenti in America e in Germania, hanno ripulito insieme ai propri genitori la pineta dei Monti Rossi raccogliendo circa 600 kg di spazzatura. Questo servizio, oltre a fare curriculum, fa anche onore a questi ragazzi.

Al contempo dovrebbe, però, suscitare disgusto nei siciliani onesti e vergogna nei siciliani ignoranti.

Mi viene in mente l’opera solidale che, alcuni nicolositi, hanno svolto e continuano a svolgere in giro per il mondo (qualcuno è andato in Messico, qualcun altro in Africa, altri ancora nell’America Latina o in India).
Lodevole, senza dubbio.
Nei discorsi che si affrontano al bar, per le immancabili note di commento a margine di tali imprese, questi luoghi sconosciuti (Messico, Africa, India) appaiono “alla maggior parte degli intellettuali da bar “ come terre selvagge.
L’italiano medio, siciliani compresi, si sente, infatti, “superiore” agli altri. Si crede un distillato di civiltà e modernità: un figlio del proprio tempo, insomma. Smartphone alla mano e spazzatura sotto ai piedi.
L’orgoglio siciliano, poi, è talmente cieco da non provare vergogna nemmeno di fronte a simili evidenze. Era davvero necessario che venissero dei bambini americani e tedeschi (seppur d’adozione) a raccogliere la nostra spazzatura?
Loro lo scriveranno sul proprio curriculum: “Servizio di volontariato tra la spazzatura siciliana”. E nell’ideale americano, così come in quello tedesco, la terra selvaggia non sarà più l’Africa. No!
Sarà la Sicilia a mostrarsi come un piccolo “terzo mondo”, agli occhi dei veri occidentali.
Sono, purtroppo, sicuro che “grazie alle splendide nevicate con cui il 2014 ci saluta“ si staranno preparando schiere di cafoni, con le loro auto “1100 benzina a led azzurri” e le loro “buste di plastica”, i quali non mancheranno di imbrattare ancora i nostri boschi.
Altro che terzo mondo: siamo circondati da selvaggi.

 

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