Partendo da Piano Bottara (in prossimità del ristorante “La nuova quercia”) ci dirigiamo verso il cancello del Demanio di Monte Concilio. Superato il cancello, dopo circa 100 metri, si arriva a un bivio: qui proseguiremo dritto tralasciando a destra il Monte Concilio (dove si trova anche un rifugio chiuso della Forestale – “La Ginestra”). Subito davanti a noi si svela il serpente lavico del 2001 che attraversiamo sulla strada. Sotto la colata del 2001, più scura, sono affiancate quelle del 1886 (che diede origine al Monte Gemmellaro e al Monte Grosso) e del 1892 originata dai Crateri Silvestri.
Dopo una breve salita la strada arriva a Monte Grosso (1383 mslm) coperto da un bosco misto. Aggirato a sud il monte, raggiungiamo un piccolo rifugio della Forestale dotato di una esigua area attrezzata (Casermetta di Monte Grosso). Da qui è ben visibile il golfo di Catania, soprattutto nelle giornate soleggiate.
Proseguendo verso nord, attraversata la sbarra forestale, si continua in leggera salita tra le colate laviche fino alla base di Monte Gemmellaro dove si possono scorgere alcune bocche eruttive del 1886. Qui è presente l’omonimo rifugio (bivacco con camino e legna).
Salendo tramite un ripido sentiero in cima al monte stesso, guardando verso sud, si può notare un’enorme canalone lavico. La vegetazione del monte è costituita da pini e ginestre. Il panorama è incantevole. Verso sud si può distinguere benissimo il netto contrasto tra le colate più antiche ormai colonizzate da muschi e licheni e quella più scura del 2001. Per rientrare al punto di partenza seguiremo lo stesso percorso a ritroso.
Fonte: CAI BELPASSO
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