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mercoledì, Gennaio 15, 2025

Giovanni Messina

La poco conosciuta vicenda del nicolosita Giovanni Messina è molto interessante, in quanto è la classica storia di un emigrante siciliano che partì dal proprio paese, per cercare fortuna in America. Era nato a Nicolosi il 25 ottobre del 1886 da Santo e Santa Sciacca originari di Acireale. Giovanni, emigrò nel 1909 all’età di 22 anni, e nella città di New York dove abitava in 101 went street New York City Visconsin 7 – 0517. Qui fece fortuna, continuando a fare il mestiere di ombrellaio e realizzando addirittura una fabbrica di ombrelli in cui lavoravano circa 60 operai.
Durante la seconda guerra mondiale rimase negli Stati Uniti e quando seppe che tre nicolositi erano prigionieri  negli USA si interessò per andarli a trovare e aiutarli. I tre nicolositi erano Vincenzo Salvia (classe 1917), Giacomo Antoci (1921-1987) e Pietro Sotera (1923-1970).

Giovanni Messina, rientrò a Nicolosi nel 1948, fu accolto come un eroe, sia dalle autorità civili, militari e religiose, con in testa il sindaco Geom. Antonino Pistorio e dai due parroci don. Alfio Gemmellaro e don. Alfio Barbagallo, oltre che da una marea di gente. Quest’ultima era stata aiutata moltissimo, grazie ad un piccolo “Piano Marshall”, realizzato dal Messina, il quale mandò tantissimi pacchi, pare oltre cinquecento, tanto quanto l’elenco dei poveri conservato nell’archivio del Comune di Nicolosi. Il pacco conteneva  tre scatole, una di cioccolatini, una di caffè e una di biscotti secchi tipo gallette, delle pezze di stoffa con le quali furono realizzati camicie per uomo e vestiti per donna, usati anche per sposarsi e delle magliette molto apprezzate dai ragazzi, i quali li vedevano per la prima volta.

L’allora Sindaco Antonino Pistorio, insieme al Consiglio Comunale, appena eletto democraticamente per la prima volta a Nicolosi (era il 7 aprile 1946), gli dedicarono una via.
Altro intervento filantropico di Giovanni Messina fu la sistemazione della strada, sempre a sue spese, che da Nicolosi conduceva a Mompileri. Fu un gesto molto apprezzato dalla gente di Nicolosi, molto devota alla Madonna della Sciara, raggiungibile sino alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, solo da Nicolosi. Aiutò anche con delle offerte la Chiesa Madre.
Morì a New York nel 1952.

Fonte: Opuscolo della Mostra Fotografica “Dal Fascismo agli anni ’50” organizzata nel 2011 dall’Associazione Culturale “Porta dell’Etna” a cura di Turi GemmellaroDal Fascismo1

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