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Nicolosi
venerdì, Ottobre 4, 2024

La Festa di Sant’Antonio Abate a Nicolosi

A Nicolosi, il culto di Sant’Antonio Abate è particolarmente sentito. Il Santo è compatrono e protettore del paese e a esso il popolo nicolosito si è tante volte rivolto in occasione delle minacce provenienti dalla lava dell’Etna. La festa di Sant’Antonio Abate è la più sentita e importante del paese, nonostante il Patrono di Nicolosi sia Sant’Antonio di Padova. Infatti, la festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, è sempre stata considerata la “Festa del popolo”, quella dei più umili e quest’aspetto è rimasto invariato nel corso del tempo. Ancora oggi, gli abitanti di Nicolosi si rivolgono al proprio Santo protettore nei momenti di pericolo e bisogno.

LA STORIA

Il culto di Sant’Antonio Abate a Nicolosi risale verosimilmente alla fine del ‘500, periodo in cui si presume sia stata realizzata la monumentale statua del Santo che rappresenta, per caratteristiche intrinseche ed estrinseche, un’autentica opera d’arte. Sant’Antonio, dal volto scuro, ad indicare le sue origini egiziane, è seduto maestosamente rivestito dai fastosi paramenti abbaziali. Già in occasione della devastante eruzione del 1669 il Santo fu oggetto di una grande e profonda devozione popolare che si è conservata viva e rigogliosa sino a oggi. 

Originariamente la festa “esterna” in onore di Sant’Antonio si svolgeva il 17 gennaio, giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda la morte di Sant’Antonio. In seguito, soprattutto a causa del clima rigido della stagione invernale, la festa fu spostata alla prima domenica di maggio e infine alla prima domenica di luglio, periodo in cui si svolge tutt’ora da oltre un ventennio. Il 17 gennaio si svolge invece la festa liturgica.

LA FESTA LITURGICA DEL 17 GENNAIO

Il 17 Gennaio, è da sempre ricordato da tutti i nicolositi come “u iornu di Sant’Antoni” (il giorno di Sant’Antonio), poiché ricorda il giorno in cui Sant’Antonio morì (17 gennaio 356 d.C.). La festa del 17 gennaio, che nel corso del tempo non ha subito modifiche significative, Sant'Antonio Abate Nicolosi si è sempre svolta in tono semplice, avendo riguardo soprattutto all’aspetto liturgico-religioso. Il 17 gennaio è tradizionalmente preceduto da un novenario di predicazione e preparazione alla festa, chiamato dal popolo “a nuvena di Sant’Antonio” (La novena di Sant’Antonio), a cui i nicolositi accorrono sempre numerosi. Ma è soprattutto nella notte fra il 16 e il 17 gennaio che, storicamente, emerge la grande devozione che il popolo nicolosita nutre nei confronti del proprio Santo Protettore.

Tradizionale e molto sentito è l’Uffizio della Venerabile Confraternita di Sant’Antonio Abate, che alle ore 4:00 del mattino si raduna in Chiesa per le preghiere penitenziali. L’Uffizio ha inizio con la nomina di tutti i confratelli defunti dal 1608 sino ad oggi e prosegue con il celebre rito della penitenza: tutti i confratelli simbolicamente coronati di spine, si muovono in ginocchio dall’ingresso della chiesa all’altare maggiore, frustandosi simbolicamente con una cordicella allo scopo di espiare i propri peccati.

Alle ore 5:00 del mattino, dopo il rito dell’Uffizio si svolge l’emozionante “svelata” della Statua del Santo accolta dalle grida di commozione e giubilo dei devoti che rendono l’atmosfera molto suggestiva. Il tutto è¨ preceduto dal canto dell’Inno in onore del Santo (vedi Video ). Dopo la svelata si svolge la tradizionale messa mattutina. Per tutto l’intero giorno si svolgono ogni ora le Sante Messe e in serata si conclude con la messa pontificale celebrata dal vescovo e con la “velata” (chiusura) del Santo nella sua cappella votiva. 

La domenica successiva, il simulacro del Santo eremita viene nuovamente “svelato” rimanendo esposto sull’altare per tutta l’intera giornata. Al termine dell’ultima Santa Messa solenne, il simulacro del Santo viene “velato” per l’ultimaStatua di Sant'Antonio Abate esposta sull'altare della Chiesa S.M. delle Grazie volta in attesa di poterlo rivedere il giorno della vigilia della grande festa esterna del prossimo luglio.

La festa liturgica è accompagnata anche da altre tradizioni che sono rimaste indenni nel corso degli anni. Il 17 gennaio i fedeli possano trovare in Chiesa i cucciddateddi benedetti (tradizionali ciambelline di pane). Inoltre, qualche giorno prima della festa, viene distribuita alle famiglie del paese le carne di maiale benedetta in cambio di un’offerta. Ciò, nel corso del tempo, ha sostituito la tradizione più antica che voleva che ogni anno la gente del paese allevasse un maialino, da macellare nei giorni precedenti la festa.

LA FESTA ESTERNA DI LUGLIO

La grande festa esterna, anch’essa ricca di tradizioni popolari, si svolge da oltre un ventennio la prima domenica di luglio e nei giorni immediatamente antecedenti e successivi. La festa entra nel vivo Processione della Madonna delle Grazie il primo venerdì del mese di luglio quando il simulacro ligneo cinquecentesco della Madonna delle Grazie e la reliquia di Sant’Antonio Abate, vengono portati in processione tra preghiere e canti, dalla chiesa S.M. delle Grazie lungo via Etnea, fino a giungere in Chiesa Madre, dove resteranno esposti alla venerazione dei fedeli.

Il sabato, la vigilia della festa, dopo la Santa Messa celebrata in Chiesa Madre si svolge la processione con le reliquie di Sant’Antonio Abate, di Sant’Antonio di Padova (Patrono di Nicolosi) e con il simulacro della Madonna delle Grazie portato a spalla dai fedeli. La processione è unica nel suo genere, poiché racchiude tutta la storia e la devozione del popolo nicolosito verso i Tre Santi Patroni del paese a cui il popolo nicolosito si è sempre rivolto quando è stato minacciato dal fuoco della lava. La processione, si conclude nella Chiesa parrocchiale Santa Maria delle Grazie, con l’emozionante e tanto attesa “Svelata” (o “Sbarrata”) della statua lignea del Santo, tra le grida di gioia e le acclamazioni dei devoti. Si assiste in questi attimi, ad un momento molto suggestivo: quando la statua della Madonna delle Grazie giunge ai piedi dell’altare, il simulacro di Sant’Antonio viene svelato come se i due Protettori del paese si incontrassero (vedi video) . Il canto degli inni dei Santi Patroni e la benedizione con le Reliquie, concludono la serata della vigilia, dal punto di vista religioso, mentre nella Piazza principale del paese hanno luogo spettacoli musicali di intrattenimento.

La domenica, giorno della festa esterna, il Simulacro di Sant’Antonio viene traslato dall’altare maggiore al fercolo, tra le grida e le acclamazioni dei devoti e i canti dei fedeli. Questi sono attimi particolarmente toccanti, in cui il popolo può finalmente riabbracciare il proprio Santo protettore che, dopo un anno, lascia la sua cameretta e ritorna fra la gente. Alle ore 12, il simulacro del Santo, posto su un artistico fercolo, fa la trionfale uscita dalla Chiesa, accolto dalla popolazione devota che ogni anno gremisce la piazza, tra il suono festoso delle campane, lo sparo di fuochi d’artificio e il lancio di carte multicolore. Tirato dai giovani nicolositi tramite lunghi cordoni, il fercolo procede per le vie del paese giungendo poco dopo in Piazza San Francesco dove si svolge il tradizionale appuntamento con la benedizione degli animali. Qui i nicolositi portano vari tipi di animali (cani, gatti, tartarughe, cavalli, asini, etc.) dinnanzi alla statua del Santo affinché questi vengano benedetti. 

Domenica sera e lunedì mattina il simulacro del Santo viene portato nuovamente in processione lungo le vie del paese. Il lunedì sera la festa giunge al suo culmine. L’uscita del Santo dalla Chiesa Madre viene accolta con l’esecuzione della tradizionale ed antica “Cantata” in onore di Sant’Antonio Abate. Con l’arrivo del fercolo al Viale della Regione, si assiste al momento clou della festa ovvero lA’cchianata ‘a sciara (La salita della sciara). Per rievocare i tragici eventi dell’eruzione del 1886 quando la lava arrivò alle porte del paese minacciando di seppellirlo, il simulacro del Santo viene portato di corsa lungo una ripidaSant'Antonio Abate alla sciara salita tramite due lunghi cordoni gremiti di devoti fino a giungere nel luogo dove, per intercessione del Santo, la lava si arrestò e dove in seguito fu eretto un altarino votivo in onore di Sant’Antonio Abate proprio per ricordare tali eventi. Infatti, i nicolositi che videro arrivare il fronte lavico a pochi metri dal centro abitato, con fede portarono la Statua e le Reliquie del Santo sul fronte lavico che piano piano travolgeva tutto, e miracolosamente, per intercessione del Santo, il fronte lavico si arrestò risparmiando il paese. Si tratta quindi di un momento particolarmente sentito per tutto il popolo che ogni anno ribadisce la propria devozione e il proprio ringraziamento verso il suo Santo protettore (vedi il video ) per intercessione del quale la lava si arrestò. 

Poco dopo si svolge un altro momento tradizionale della festa cioè la benedizione degli automezzi schierati lungo il Viale della Regione. All’arrivo del fercolo al Piano Pampinelli, si svolge un suggestivo spettacolo piro musicale, a cura degli stessi proprietari degli automezzi.

Al termine, ha inizio la processione di ritorno in Chiesa, che segnerà la fine dei festeggiamenti: nei volti dei devoti affiorano i segni della stanchezza e della fatica ma anche della tristezza poiché la festa sta volgendo al termine, ma gli animi sono sempre pieni di gioia e di devozione. Dopo l’ultimo passaggio in Piazza, salutato da spari pirotecnici, il fercolo viene accompagnato lungo via Etnea fino a giungere alla Chiesa Santa Maria delle Grazie, dove l’artistica e venerata Statua del Santo sarà riposta nella cameretta, all’interno della cappella votiva, eretta dai reduci della guerra. Il tutto avviene, tra canti di gioia, acclamazioni commosse dei devoti e lo sventolio di fazzoletti bianchi. La festa è finita ma Sant’Antonio è sempre nel cuore dei nicolositi e protegge sempre Nicolosi.

Per maggiori informazioni sulla festa, sul culto e sulla vita di Sant’Antonio Abate vi invitiamo a visitare il sito della Confraternita Sant’Antonio Abate Nicolosi.

VIDEO FESTA DI SANT’ANTONIO 2010

VIDEO FESTA DI SANT’ANTONIO 2011 PARTE PRIMA

 VIDEO FESTA DI SANT’ANTONIO 2011 PARTE SECONDA

VIDEO FESTA DI SANT’ANTONIO 2011 PARTE TERZA

PHOTOGALLERY FESTA

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