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mercoledì, Gennaio 15, 2025

Cappella di Sant’Agata

LA STORIA

La Cappella di Sant’Agata, Patrona della Città e della Diocesi di Catania, ricorda il luogo dove l’allora ArciVescovo di Catania, il Beato Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, nonostante l’opposizione di gran parte del clero, portò in processione il velo della Santa esortandola a salvare il paese, minacciato dall’eruzione del 1886, una delle più imponenti della storia. Quando il fronte lavico era ormai giunto alle porte del paese, l’Arcivescovo Dusmet portò a Nicolosi il miracoloso Velo di Sant’Agata (detto Glimpa), invocando l’intercessione della martire catanese che, secondo la tradizione, diverse volte si era già frapposta fra il fuoco della lava e i catanesi. 

Cappella SantAgata

 “Figli miei, in quest’ora solenne Nicolosi è in preda allo spavento e al terrore. Vi esorto a pregare la nostra eroina Sant’Agata. Non temete! Ho tanta fiducia in Sant’Agata che Nicolosi sarà salvo. Venite tutti ad accompagnare il taumaturgo Velo sul luogo dell’eruzione e là genuflessi supplicheremo S.Agata  per la cessazione del fuoco e per la salvezza della patria”

(Giuseppe Benedetto Cardinale Dusmet, 24 maggio 1886, bibliografia di Don Gaetano Amadio)

Benché la colata fosse in un tratto in discesa, il 3 giugno il magma lavico si arrestò, contro ogni aspettativa. La lava rimase sospesa sul declivio sovrastante Nicolosi a soli 327 metri dalle prime case del paese proprio “ad un tiro di pietra dove si era pervenuti Altarino Sant'Agata Nicolosicon la processione con il velo di S. Agata”. 

In quel luogo, come segno di ringraziamento e devozione nei confronti della santa Martire catanese venne costruita un’edicola votiva grazie all’intervento del Card. Dusmet che raccolse fondi presso la Chiesa di Catania. In una cerimonia di ringraziamento nella Cattedrale di Catania, il 7 luglio 1886 lo stesso Card. Dusmet annunziava a tutta la diocesi la sua volontà di erigere una cappella sul luogo in cui era giunta la processione con il Velo di Sant’Agata. Purtroppo, il Cardinale non poté vedere realizzato questo suo desiderio poiché la cappella venne completata solo dopo la sua morte e fu inaugurata con un solenne pellegrinaggio in occasione dell’anniversario, il 24 maggio 1903.

Per ricordare questo importante evento significativo per la storia del paese, il 24 maggio di ogni anno, il velo della Santa Patrona catanese viene portato in processione in quel luogo dove oggi sorge la cappella. 

LA CAPPELLA

La cappella presenta un aspetto architettonico semplice e sulla facciata campeggia la scritta: DIVAE AGATHAE SERVATRICI (A Sant’Agata che ci ha salvata). Inizialmente la cappella si trovava a livello della strada ma, quando in epoca fascista fu realizzata laCappella Sant'Agata Nicolosi strada provinciale per l’Etna, si rese necessario lo spianamento del terreno circostante.

La cappella non venne toccata ma venne realizzata una scalinata d’accesso con l’utilizzo della pietra lavica. Nel 1989 nello spazio laterale è stata posta una statua bronzea, opera dello scultore Gibbino che raffigura il Cardinale Dusmet.

 

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