Cantata a Sant’Antonio: un gioiello tradizionale
I festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate rappresentano da secoli un momento irrinunciabile per il paese di Nicolosi. La festa c.d. “esterna“, che ricorre ogni anno la prima domenica di luglio, è caratterizzata da un cerimoniale ricco di spiritualità, fede, folklore e tradizione. È proprio in questo “melting pot” che si incastona, come fosse una gemma preziosa, la bella “cantata” dedicata alla gloria del santo compatrono del paese. I cantori che ogni anno interpretano l’opera – con grande passione ed enfasi artistica – finiscono per rappresentare, idealmente, l’intera comunità nicolosita. Il coro della cantata diventa il ponte che avvicina la gente a sant’Antonio Abate. Si tratta di una corrispondenza d’amorosi sensi che – grazie alla cantata – diventa viva, reale: in poche parole assume consistenza. Tutto ciò viene cementato dalla musica che – quale linguaggio universale – è in grado di coinvolgere l’intera platea.
La cantata 2015: trent’anni di cultura
La cantata 2015 ha un valore simbolico ancora più forte. Sono ormai trent’anni che viene eseguita in pubblico nel corso dei festeggiamenti estivi. Negli ultimi anni l’esecuzione del brano aveva avuto luogo durante la giornata conclusiva dei festeggiamenti – ossia il lunedì sera. Quest’anno, ricorrendo appunto il trentennale della cantata, ci si è voluti riallacciare al passato: è stata, infatti, eseguita il sabato sera – cioè all’inizio della festa. Sul palco erano presenti i membri del coro “Mater Divinae Gratiae“, i quali hanno tenuto a precisare – per bocca del Maestro Antonio Sciuto – di essere presenti in veste di nicolositi e non di coristi. Per l’occasione, infatti, sono stati affiancati anche da altri compaesani. L’interpretazione dei cantori è stata impeccabile, grazie anche al sapiente accompagnamento da parte della banda “Amici della Musica“, in una piazza Vittorio Emanuele gremita di fedeli e di forestieri. In tal modo tutti i presenti hanno preso parte a un momento di grande musica e cultura.
Questo non è stato che l’inizio: la festa è ancora nel pieno del proprio fervore. Non ci resta che lasciarci trasportare dalla fede e della magia di questi momenti. Ascolteremo ancora con trasporto i devoti urlare: “Viva sant’Antonio!”.
__________
Presidente della Fondazione Francesco Antoci di Nicolosi